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sicurezza in acqua

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sicurezza in acqua - nei commenti

Il Comune tranquillizza: il circo si esibisce senza animali - 11 Agosto 2014 - 17:32

La fine della società occidentale
Profetizzata da molti, è oramai arrivata. La scala dei valori è oramai invertita, dematerializzata. Confusione totale sui diritti, sui doveri, sulle regole, sul vivere civile. Si enfatizzano i diritti degli animali e si calpestano quelli degli uomini. Un cane vale più di un bambino, la vita umana è la replica di un reality. Ci ingozziamo di carne e pesce e ci battiamo per avere un circo senza animali. Protestiamo contro la caccia e intanto i boschi muoiono e le vallate crollano per l'incuria. Non abbiamo alcun rispetto per noi stessi e per le nostre bellezze naturali e culturali. I turisti si lavano i piedi in fontane con millenni di storia e i delinquenti stranieri si beffano delle nostre deboli leggi e della società che non reagisce alla loro violenza. Dove accade che un delinquente si prende 13 denunce prima di essere fermato, come l'albanese di intra? Dove accade che le città siano in mano a spacciatori e criminali, senza che nessuno batta ciglio? Ma cosa ci deve succedere ancora prima di spazzare via tutti a colpi di forcone? Quella del circo senza animali è l'ennesima dimostrazione di un crollo verticale ed irreparabile del nostro modello di civiltà, che piaccia o non piaccia è ancora meglio di quello che si sta creando in Iraq. Cosa possiamo fare perchè questo lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti abbia fine? Credo nulla. Per quello che mi riguarda, nella mia scala dei valori metterò sempre ai primi posti la persona, le regole, la dignità, il rispetto, la sicurezza. Non mi sottometterò MAI alla psicosi e alla lobotomizzazione di massa cui siamo sottoposto quotidianamente. Gli animali "umani", l'acqua gratis, l'immigrazione selvaggia, l'antirazzismo peloso, il degrado, la delinquenza, lo Stato imbelle. Come direbbero in Usa, Bullshits! O ritorniamo allo stato naturale delle cose o siamo morti. Cagnolini compresi.

Attenzione ai tuffi pericolosi - 25 Giugno 2014 - 17:49

Tuffi
Credo anch'io che sia giusto che la gente si debba divertire, in questo specifico caso i ragazzi, trovo però anche logico l'appunto di chi si preoccupa della sicurezza, in particolare dei ragazzini. Tutti i commentatori sopra hanno ricordato le bravate fatte da ragazzini, certo proprio da ragazzini, ingenui e ignari del fatto che i pericoli sono sempre dietro l'angolo. Faccio solo una domanda, ma vi siete mai chiesti se uno di questi ragazzini sbaglia il tuffo ed entra male in acqua? non c'è forse il rischio che resti paralizzato? o alla peggio, che ci resti secco? Quindi, viva l'estate, viva il divertimento, ma chi ha il sentimento cerchi di usarlo!

Rischio idrogeologico: 3,7mln al Vco - 24 Maggio 2014 - 13:14

Progetti idrogeologici
Sapete la cosa strana? in Italia esiste una istituzione, la F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto), che agli occhi di qualcuno potrebbe apparire solo una associazione sportiva, ma al suo interno è operativo uno staff afferente alla Sezione Salvamento; questi specialisti delle emergenze legate all'acqua, riconosciuti e inseriti a livello nazionale nella consulta del volontariato di Protezione Civile istituita dal competente Dipertimento, non sono mai stati chiamati dagli Enti locali (Regioni, Province e Comuni), per consultazioni e consigli legati alla protezione e alla messa in sicurezza delle popolazioni che si abitano in aree ad alti rischi idrogeologici (in particolare l'acqua). Tra l'altro il Dipertimento della P.C. ha appena approvato un progetto della Fin, che verrà spalmato su scala nazionale, proprio indirizzato alle popolazioni dei paesi ad alto rischio idrogeologico, si tratta di un semplice vademecum con delle elementari regole su come difendersi da detti rischi; la prima regione a sperimentarlo sarà la Sardegna, ma il bello che è tutto a gratis! Per i futuri amministratori, riflettete su questa opportunità!

Ombre sul carnevale di Cannobio - 13 Marzo 2014 - 09:17

Carnevale
E brava signora Patrizia, vedo che preferisce criticare chi ha giustamente evidenziato una grave situazione, rispetto a quello che avrebbe dovuto essere quella serata, una festa sicura. Il suo moralismo fa acqua da tutte le parti, se leggeva bene le osservazioni di queste persone, che in un qualche modo sono rimaste, loro malgrado, coinvolte, avrebbe capito che la natura delle osservazioni hanno evidenziato ben altro che una semplice critica: il fatto stesso che sia arrivata tanta gente da altre località e quindi si è determinata questa situazione, non è una scusante, il significato è uno solo, che erano inesistenti le misure di sicurezza. inoltre, sa che danni procura in un giovane un coma etilico? Vada un momentino a documentarsi. in conclusione, la segnalazione, perché è così che si deve definire, ha delineato un comportamento irresponsabile da parte degli organizzatori e di chi avrebbe dovuto pensare alla sicurezza; se fosse capitato un qualsiasi grave episodio, ad esempio, un principio d'incendio, mi dice in quanti non c'è l'avrebbero fatta? E solo perché si doveva dare spazio a tutti? Ma per piacere! Quand'ero in una più tenera età ed esistevano qui da noi le discoteche, sa quanti controlli facevano? Forse erano esagerati ma efficaci! Sa cosa penso? forse lei, e gli altri che hanno consigliato a queste persone deluse di starsene a casa, fate parte di quella fascia di persone che pensa che sulla terra siamo in troppi.

Esposto contro gare Offshore - 27 Agosto 2013 - 14:34

sicurezza, fattori economici ed ambientali
Sono tre i temi, da trattare separatamente, che la vicenda risalta. Il primo, quello dell’esposto, è la sicurezza del pubblico che prescinde in maniera assoluta dagli altri due: ben ha fatto Legambiente a denunciare carenze se in ballo c’è la probabilità di incidenti che possono coinvolgere gli spettatori. Spero che gli organi competenti ne prendano atto, ne verifichino i contenuti ed agiscano di conseguenza. in alcun modo ci si può esporre ad un rischio grave durante la visione di un evento sportivo di qualsiasi genere. Spero altresì, qualora l’esposto si dimostri privo di fondamento, che l’associazione ne risponda nelle stessi sedi in risarcimento al danno di immagine agli organizzatori e alle istituzioni che hanno concesso l’agibilità. Giusto per fare un parallelo con la più famosa gara sportiva del nostro territorio, non mi sembra di ricordare (forse perchè poco pubblicizzati) esposti sulla sicurezza per le gare del rally ossolano! Eppure il successo di ogni edizione è assicurato e presenta gli stessi tre temi degli off-shore: potrebbe non essere sicuro per chi assiste allo show, sicuramente non è esente da fini di lucro e certamente inquina, di poco ma sicuramente oltre il normale traffico automobilistico delle valli. Chi contesta il fattore economico non ha ben chiaro come la nostra società si è evoluta e come il progresso ha avuto e avrà un suo prezzo sulla Natura: fattore che è a volte palese a volte implicito in ogni attività umana perché sui ritorni, economici e assimilati tali (d’immagine ad esempio), nessuno rinuncia. Ed è chiaro che potenziare la rete sentieristica del Mottarone fine a se stessa non avrebbe alcun senso se non legato ad un ritorno economico di un turismo, magari meno invasivo, ma certamente bisognoso di servizi che inquinano e consumano il nostro territorio. E parlando di fattore ambientale, già citato per le gare automobilistiche, sarebbe interessante poter conoscere qual è il contributo di inquinamento imputabile alle decine di imbarcazioni (certamente non elettriche) che solcano le acque antistanti le isole borromee e Stresa , da aprile a settembre di ogni anno, trasportando migliaia di turisti certamente a scopo non onlus. Ogni attività umana presenta inquinamento: imputare alla gare di off-shore la colpa di intorbidire le acque del ns lago sembra strumentale e pretestuoso. Ma perché non cogliere l’occasione di una controverifica: si incarichi l’ARPA dei rilievi, prima/durante/dopo, e con dati alla mano tutto sarà certamente più chiaro, si spera come l’acqua del nostro lago. AleB

Scoperta evasione dei Compro Oro - 8 Agosto 2013 - 11:35

Bagni di Craveggia
Da un sito Svizzero Bagni di Craveggia: "Le rovine di un albergo termale in territorio italiano sono raggiungibili solo dalla Valle Onsernone. Da Spruga un corso d’acqua porta alle rovine messe in sicurezza. Oggi è possibile fare il bagno in una vasca ancora intatta in acqua termale calda a 28°C." Possibile che non riusciamo a sfruttare le ns. risorse naturali e/o addirittura regalarle ai ns. poveri vicini svizzeri. Buon Bagno a tutti, io ci vado !!
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